Ripartire da qui. Da Barbiana a Gorizia, da Ivrea a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore? a cura di Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani
Un gruppo di scrittrici e di scrittori si mette in viaggio per visitare e raccontare dieci luoghi in cui, nel corso del Novecento, qualcuno si è rimboccato le maniche per cambiare le cose non tanto per sé, ma per le persone che aveva attorno. Sono tutti luoghi in cui qualcuno ha provato a fabbricare giorno dopo giorno una società diversa, un futuro migliore.
Io mi sono occupata di Sesto San Giovanni e della sua parabola. Da “Stalingrado d’Italia” e “Piccola Manchester” a città in cui l’accoglienza è diventata ormai un ricordo. Ma c’è una luce che splende in fondo al tunnel…
Fra gli altri luoghi: La Martella, borgo operaio raccontato da Giuliano Pavone. La Barbiana di don Milani e l’Ivrea di Adriano Olivetti, la Cinisi di Peppino Impastato e la Gorizia di Franco Basaglia, la Genova di don Gallo e altre mete ancora.
La centralità dell’educazione come possibilità di emanciparsi, la cultura come ingranaggio del mondo del lavoro e non come svago, la volontà di guardare in faccia la mafia per fronteggiarla, un nuovo modo di affrontare la malattia mentale, il fare comunità con gli ultimi perché diventino il cuore di una città… Cosa resta, oggi, di queste esperienze e dei valori che le hanno ispirate?
Provano a rispondere, nei loro reportage narrativi, Simone Marcuzzi, Lucia Tilde Ingrosso, Marco Peroni, Giuliano Pavone, Antonio Paolacci & Paola Ronco, Lorenzo Calza, Elisabetta Paraboschi, Nicolò La Rocca, Giampaolo G. Rugo e Paolo Landi.
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